venerdì 23 dicembre 2011

Non è Natale senza roccocò! Auguri!


E allora? Avete fatto i regali? A tutti? Io si! Non so come, ma quest'anno sono riuscita a completare i regali prima della vigilia. Trovare il regalo giusto non è facile diciamolo, soprattutto quando il badget è limitato. Riuscire nell'impresa ... una grande soddisfazione! E quando azzecco il regalo giusto...che goduria! Mi piace anche riceverli sia chiaro non sono una di quelle che si imbarazza...No no! Intuire i miei gusti è facile, rendermi felice anche con poco è un gioco da ragazzi! Quindi spero di scartare solo cose belle quest'anno e soprattutto cose pensate per me (il che non sempre è ovvio).
Vi lascio la ricetta dei roccocò dolce tipico napoletano natalizio. Se li trovate troppo duri un tuffo nel marsala all'uovo è quello che ci vuole.

Ingredienti:
500 gr di farina 00
400 gr di mandorle
400 gr di zucchero 
vanillina
150 gr di acqua
20 gr di pisto (miscela di spezie)
2 gr di ammonio
1 fialetta di acqua millefiori
scorza d'arancia
1 tuorlo per spennellare

Procedimento: Tritate grossolanamente le mandorle lasciandone un  pò intere, unire la farina, il pisto, l'ammonio, lo zucchero, la vanillina e l'arancia grattata. Disporre la miscela a fontana e mescolare aggiungendo l'acqua nella quale avrete discolto la fiala di acqua millefiori. Amamlgamare il tutto energicamente e se necessario agiungere un pò di farina. Con l'impasto realizzato formare dei salsiccioti e arrotolarli a forma di ciambella. Disporre i roccocò su carta da forno e spennellare con un tuorlo d'uovo.
Cuocere a 200° per 10 minuti e a 160° per altri 15. Generalmente i roccocò sono molto duri, se li fate cuocere un pochino meno risulteranno un tantino più morbidi.


Non mi resta che augurare a tutti voi un felice Natale offrendovi virtualmente una manciata dei miei roccocò.




lunedì 12 dicembre 2011

"Allesse"... le castagne lesse di Napoli


"Quanno siente 'allesse nuvelle, accuònciate 'e scarpe e accatàte 'o mbrell!". Le castagne novelle annunciavano l'arrivo dell'inverno e questo proverbio dialettale suggeriva di farsi aggiustare le scarpe pesanti e acquistare un ombrello per fronteggiare l'arrivo della stagione fredda.
Quest'anno a casa mia le castagne lesse sono arrivate piuttosto tardi, non so se colpevoli sono le temperature, spesso a dir poco primaverili,  fatto sta che sabato hanno esordito per la mia colazione.
E si le castagne lesse o allesse, che è meglio, a Napoli si mangiano a colazione. Il profumo dell'alloro inebria la casa ed è un profumo inconfondibile e unico. Da bambina fare colazione di Domenica con le allesse era una vera festa...facevano concorrenza solo al cioccolato caldo.
Eccovi la ricetta semplice semplice.


Castagne
alloro secco
1 manciata di semi di finocchietto
1 cucchiaino di sale

Procedimento: la sera prima sbucciate le castagne e mettetele a bagno in acqua fredda. Il giorno dopo aggiungete l'alloro, il finocchietto e il sale e cuocete per circa 30 min, fino a che saranno diventate belle morbide ma non sfaldate.
Mangiatele calde, in pigiama e in compagnia.

giovedì 1 dicembre 2011

Cronaca di una giornata speciale


Avete visto che personcina seria? Non sembro io.
Domenica scorsa, come già preannunciato nel precedente post, ho partecipato alla  Barilla Blogger Cup. E' stata un'esperienza a dir poco unica nel suo genere e si aggiunge con molto orgoglio alla liste delle cose del genere "l'ho fatto"! 
Non scendete giù per leggere il verdetto...vi dico subito che non ho vinto, ma con molto piacere vi racconterò brevemente la giornata.
Innanzitutto Domenica il clima è stato decisamente primaverile, per questo abbiamo approfittato dell'evento per passare fuori  l'intera giornata. Non è mai capitato, da che ne ho memoria, che la Domenica non mangiassimo seduti intorno ad un tavolo vero!
Arriviamo con circa un'oretta di anticipo e dopo un giretto ai vari stand per un assaggio di pasta arriva il momento della gara. Una ad una veniamo investite del grumbiule blu e accompagnate al nostro posto di combattimento: Teresa, Enza, Rosalba ed io per ultima. Ci spiegano brevemente le regole e gli ingredienti a disposizione. Pronti partenza VIA!!!
Quando vedo i friarielli come verdura principale mi viene un colpo! A Napoli i friarielli sono dei broccoli denominati così perchè cucinati fritti. (In realtà c'è chi sottopone il povero friariello prima alla bollitura e poi ad una leggera passata in padella, ma quelli chiamiamoli broccoli e non friarielli!). Daccordo, ci stà come verdura tipica di Napoli, ma nella pasta io non li ho mai mangiati! E dire che Teresa l'aveva detto: "usciranno i friarielli" ed io "ma nooooo"!
Comunque, rassegnata al friariello nella pasta mi accingo, con molta professionalità direi (si vede dalle foto su!!), a scaldare la padella. Cerco l'aglio .... l'aglio...l'aglio non c'è!


Oh my God! I friarielli senza aglio! Eresia!!!! Anche Enza, mia vicina di cucina, borbotta. Alla fine, dopo essermi quasi arresa alla cipolla arriva l'aglio.
Parto. Scaldo l'olio, aggiungo uno spicchio d'aglio, lascio scaldare il tutto e aggiungo la zucchina tagliata a dadini e 2-3 pomodorini. Regolo il livello della piastra (...). Aggiungo qualche foglia di friariello e lascio cuocere a fuoco lento.
Come formato di pasta scelgo i garganelli. Uno dei cuochi mi aiuta a calare la pasta e mi dice "mancano 12 minuti" Ce la posso fare! Mentre la pasta cuoce ho il tempo di respirare, alzo la testa verso la platea dove il mio foto reporter continua a scattare come un matto.
Il cuoco mi cola la pasta e con abile mossa spadella con una mano sola. Grrrrrr!!! Io invece mi aiuto con la cucchiarella.
Aggiungo 3 cucchiaiate di pesto alle noci e continuo a mescolare aggiungendo un pò d'acqua di cottura. In ultimo i dadini di scamorza.

 
Pronta per impiattare, nessuna coreografia spettacolare sul mio piatto, un semplice gambo della verdura incriminata per richiamare il contenuto della ricetta. Preparo i 5 assaggi per i giudici e li distribuisco. E' finita!
Vince ....... la Vispa Teresa !!! Maledizione! Questa Vispa mi perseguita! Altro che farfalla ... una falena!
E vabbè!
.....................................................................
Veniamo ai dovuti ringraziamenti:
Ringrazio i cuochi simpaticissimi e pazienti;


 
ringrazio il mio fotografo personale per l'eccellente lavoro svolto, anche se mi vedo costretta a licenziarlo per averlo sorpreso a mangiare in servizio (addirittura con due forchette!):

ringrazio Enza e Rosalba due donne simpatiche e alla mano, senza le quali questo giorno non sarebbe stato tanto speciale:


e ringrazio anche la Vispa che Domenica mi porta con lei alla finale di Roma!!!! Brava sorellona!





domenica 27 novembre 2011

Marcella alla "Barilla Blogger Cup"

Buongiorno a tutti!
Purtroppo niente ricetta oggi! Sono passata a farvi un saluto e ad informarvi che oggi parteciperò alla Barilla Blogger Cup un torneo ideato dalla Barilla, dove blogger scelti in diverse citta d'Italia si sfideranno all'ultima ricetta.
Sono stata scelta insiema ad altre 3 blogger per rappresentare la mia città. Spero sinceramente di non fare brutte figure...cucinare da sola spesso è un' impresa, davanti a tanta gente...mi viene l'ansia solo a pensarci!
A casa sono tutti in fermento, si preparano all'evento da 15 giorni! Fortunatamente oggi è una bellissima giornata e, aldilà della gara, sarà un'occasione per passare una giornata tutti insieme.

Se vi va di passare saremo a Piazza Blebiscito alle ore 13:00.

domenica 13 novembre 2011

Quiche con ricotta e zucca al profumo di alloro

Per chi seguisse le avventure di questa povera scortica, vi informo che lunedì inizieranno ufficialmente i lavori di ristrutturazione della casa. Finalmente, dopo un' estenuante ricerca tra diverse imprese, con offerte che si sconstavano anche di parecchie migliaia di euro, si parte! Pare che per metà gennaio dovrebbe essere tutto pronto. Dovrebbe. 
Scegliere pavimenti e rivestimenti è stata un'impresa ardua...più del dovuto per noi. Non sto qui a farvi la tiritera del perchè e del percome, ma è stato veramente faticoso! Ci eravamo già arresi ad un pavimento che ci piaceva sufficientemente, quando, il giorno 11-11-11 per chi fosse superstizioso, arriva presso lo showroom del negozio al quale ci siamo rivolti, una novità fresca fresca. Per il promesso è stato amore a prima vista, per me come sempre ci vuole un pò...però alla fine...ok mi piace! 
Assafà! 
Come sempre sono una persona molto ferma sulle mie convinzioni! Non volevo assolutamente un gres finto parquet perchè mi sa di finto! E' come scimmiottare una cosa bella, resta sempre un'imitazione! Basta sono categorica! O metti il parquet vero o no! Lascia stare! NO NO e NO!
Eccolo:

è un bellissimo gres finto parquet ...

Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
250 gr di ricotta
500 gr di zucca tagliata a dadini
200 gr di macinato di manzo
1 uovo
50 gr di pecorino grattuggiato
1 foglia di alloro secca
1 spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva
sale e pepe

Procedimento: rosolate lo spicchio d'aglio con un filo d'olio. Aggiungete il macinato e la foglia d'alloro e continuate a rosolare. Aggiungete la zucca tagliata a dadini e cuocete il tutto per qualche minuto a fuoco lento.Quando la zucca sarà ben appassita aggiungete il sale. Eliminate la foglia d'alloro e lasciate raffreddare. In una ciotola amalagamate la ricotta con l'uovo, il pecorino, il pepe e il composto di zucca e carne.
Foderate con la sfoglia una teglia da 26 cm e vesateci il composto. Cuocete per 30 min a 180°.


Ve la consiglio vivamente. L'aroma lasciato dell'alloro smorza un tantino sapore dolciastro della zucca.


Auguro a tutti voi una buona Domenica e ricordate solo gli stupidi, i presuntuosi e gli egoisti non cambiano idea.


lunedì 7 novembre 2011

La mia prima sbrisolona

 
Ebbene si non avevo mai fatto la sbrisolona! Mi sono sempre riproposta di provarci ma mi mancava sempre il coraggio. Sarà che non capivo bene come fare le briciole, sarà che a Napoli non è molto conosciuta, fatto sta che è rimasta accantonata per un bel pò nel cassetto dei buoni propositi golosi.
Mia madre appena l'ha vista ha detto: "Ma è tutta sbriciolata!"  ..............................................................
Capite che il mio approccio a questo dolce è geneticamente scorretto! Fatto sta che è piaciuta a tutti! Mamma compresa! Una bella fettona giace ancora in cucina, inerme e desiderosa di fare una brutta fine! 
Ma io resisto! Resisto Resisto Resisto! Con questo post mi dichiaro ufficialmente a dieta! Ebbene si mi tocca! La dieta va di pari passo al corso pre-matrimoniale .... saddà fa! 
In effetti perdere 4-5 kg di morbidezza non mi farebbe male! E non dite che faccio sempre cosi! Non dite che oggi è lunedì e sono piena di buoni propositi! Non osate neanche dubitare delle mie buone intenzioni, della mia volontà d'acciaio! Tutto ciò che vedrete da oggi in poi (fino al completo esaurimento della riserva lipidica eccedente) sarà soltanto cucinato per la parentela tutta ... dolce o salato che sia! Ohhhooo!
Vi prego pertanto di non esagerare con le cose buone....abbiate un pò di rispetto per questa povera Crista!

La ricetta base me l'ha data Rossella
Ingredienti
350 gr di farina
100 gr di burro
100 gr di zucchero
1 uovo
1 bustina di lievito
scorza grattuggiata di 1 limone
per la farcia
1 vasetto di Nocciolata Rigoni di Asiago

Procedimento: unite tutti gli ingredienti formando una frolla sbriciolata. Versate metà del composto sul fondo di una tortiera (meglio se apribile). Versate la crema al centro e poi ricoprite con le briciole di frolla rimaste.
Cuocete per circa 30 min a 180°.


Io l'ho mangiata con il ripieno ancora un pò caldo...da morire! Mi vengono in mente 1500 varianti e non vedo l'ora di provarle! Ovviamente non ora vabbè! Ufffaaa! 


giovedì 3 novembre 2011

Quanti anni mi dai?


Domani è il compleanno del promesso sposo. Compie ben 28 anni! Devo dire che se li porta malaccio, tutti gliene danno più di trenta e, diciamoci la verità, a lui non è che dispiaccia tanto. Per il lavoro che facciamo, spesso sembrare troppo ragazzini crea qualche problema. Mah...Sarà che si è fatto crescere la barba, che fa molto maschio. Io invece ho il problema inverso...nessuno mi da più di 22-23! Ho provato a farmi crescere la barba ma non ha funzionato. 
Il gioco del "quanti anni mi dai?" mi stufa e non poco! Cioè...Acchiappi sempre la tipa attempata che se li porta bene e lo sa e vuole giocare con te e tu è normale che punti al ribasso! Per delicatezza! Che p..le! E dillo quanti anni hai chi se ne frega!!! Con me pare che il gioco non sia divertente perchè se dico 28 anni tutti mi guardano schifati...E allora la domanda nasce spontanea: da che età è meglio sembrare più giovani? Sicuramente non alla mia! Vivo ancora il tremendo dramma adolescenziale del voler sembrare più grande. 
Mi rifarò verso i 40 tiè!
Comunque...per domani niente torta. Festeggeremo, si spera, sabato ed ho già in mente la torta.
Bando alle ciance, vi lascio la ricetta di questi gnocchi di ricotta semplicissimi e deliziosi. Io non sono una bravissima nella pasta fatta in casa ma data la semplicità è difficile sbagliare! 

Gnocchi di ricotta al burro e salvia
Ingredienti per 2 persone
300 gr di ricotta vaccina
100 gr di farina
1 tuorlo
parmigiano grattuggiato
sale 
pepe
burro  qb
salvia
noce moscata

Procedimento: in una scotella mescolate la ricotta, la farina, il tuorlo, il parmigiano, un pizzico di  sale e la noce moscata.. La quantità di farina è piuttosto variabile in funzione dell'umidità della ricotta. Un consiglio che mi sento di dare è di non aggiungerne troppa per evitare che diventino troppo duri.
Una volta realizzato il panetto, ricavate dei filoni dello spessore di 2-3 cm e tagliate gli gnocchi. Per finire si possono realizzare le caratteristiche incisioni (che trattengono meglio il sugo) con una forchetta.

Fateli cuocere in abbondante acqua salata colandoli quando vengono a galla. In una padella fate scogliere 2-3 noci di burro con l'aggiunta di qualche foglia di salvia e saltate gli gnocchi.
C 

Con questa ricetta partecipo timidamente al contest di Natalia
 

martedì 1 novembre 2011

Auguri a "Marcella in cucina"!


E si! E' arrivato anche il mio turno! Proprio un anno fa pubblicavo timidamente il mio primo post. Non avrei mai creduto di riuscire a realizzare tutto questo! E in realtà non credevo che ci fosse tutto questo dietro il mondo blogger. Cucina a parte. Un mondo fatto di persone normali che vivono il loro quotidiano e te ne danno un pezzettino, te lo offrono con orgoglio e con la voglia di condividerlo con te. E tu stai li e avidamente spii le loro vite, piene. Donne dalla vita superimpegnata che trovano un minuto per raccontartela, farmaciste mezze matte che crano dipendenza, donne sicule ospitali e rassicuranti. E poi mamme, neomamme, plurimamme tutte con la costante "necessità" di raccontare figlie e figli.
Ed io che imparo qualcosa di nuovo, cerco di preparare qualcosina al volo e pubblicarla per farvi sentire che ci sono...io incasinata...sempre... io che faccio mille cose e mi rammarico per averne lasciate indietro tante altre...Io che sparisco...spesso. Io e il mio maledetto forno, insieme nella consapevolezza che o sotto o sopra "sadd'abbrucià"! 
Auguri a "Marcella in cucina"!!! Tanti cari auguri! Perchè possa esserci sempre, per me e anche un pò per voi su! E...grazie!
Non mi resta che lasciarvi questa mia nuova ricettina, altrimenti comincio a dire cose troppo sdolcinate.

Tortine alla marmellata di mandarini e crema pasticcera
Ingredienti

4 uova
300 gr di farina torte leggere Molino Spadoni
120 gr di zucchero
100 ml di olio di semi
1 vasetto di Fiordifrutta Rigoni di Asiago al mandarino
1 bustina di lievito istantaneo San Martino
1 spruzzo di limoncello  o mandarinetto (facoltativo)

500 ml di crema pasticcera Spray Pan
arancia candita (la mia home made)
Procedimento: montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.Aggiungete l'olio a filo, la marmellata, il liquore e in ultimo la farina setacciata con il lievito. Versate il composto in una teglia rettangolare precedentemente imburrata ed infarinata. Cuocete a 180° per circa 40 min. 
Preparate la crema pasticcera: portate ad ebolizione 500 ml di latte, nel frattempo montate 4 tuorli con 4 cucchiai di zucchero e 2 di farina setacciata. Aggiungete il composto al latte caldo mescolando continuamente fino ad ottenere una crema soda. 
Una volta raffreddata, tagliate la torta a metà (non come me!), farcitela con la crema pasticcera e distrubuitevi l'arancia candita a pezzetti.:
Tagliate la torta a tranci e guarniteli con zucchero a velo.
Piatto da portata Easy life
Con questa ricetta partecipo al contest di LaNa


sabato 29 ottobre 2011

...ritorno...


Questo primo è una piatto salvataggio, semplice ma di grande effetto! Si prepara in un battibaleno ed è veramente gustosissimo. Certo l'aspetto pallidino tradisce un pò, ma per i fanatici del "bianco" come me è veramente una valida alternativa all'"inguacchiato" ragù napoletano! Ve l'ho detto vero che a casa mia, da buoni bergamaschi, si fa il ragù tutte le Domeniche? Certo che si! Ed io controcorrente vado in bianco!
L'ispirazione me l'ha data la mamma della mia amica Maria, cuoca sopraffina!

Casarecce al ragù di salsiccia, ricotta e salvia
Ingredienti per 4 persone
2 salsicce
1/2 cipolla
250 gr di ricotta vaccina
100 ml di panna
150 gr di provola fresca
noce moscata
salvia fresca
320 gr di casarecce (o altro formato a piacere)
olio extravergine di oliva
sale

Procedimento: mettete su l'acqua per a pasta e nel frattempo fate rosolare la cipolla, tagliata fine, in una padella con l'olio. Aggiungete la salsiccia sbriciolata. A cottura utlimata aggiungete la salvia, la panna, la ricotta e la noce moscata (in abbondanza) amalgamando bene il tutto.Se necessario aggiungete un pò di acqua di cottura della pasta.
Colate la pasta e saltate il tutto aggiungendo la provola tagliata a dadini.





domenica 25 settembre 2011

Torta di rose rustica


Ricordate i limoni del mio giardino? Quelli contesi tra me e mia sorella? Bene, oltre ai limoni nel mio piccolo giardino mio padre ha sempre coltivato un pò di tutto. E se dico un pò di tutto mica intendo fiori e piante ornametali? Noooooo. Mio padre ha la strana convinzione che se una pianta non te la puoi mangiare non ha senso perderci tempo. Mi sembra ovvio! Solo le belle di notte resistono, ma non perchè se ne prende cura ma perchè hanno un istinto di sopravvivenza indescrivibile! Quindi al posto dei gerani abbiamo i peperoncini piccanti (perchè non sono rossi lo stesso?), al posto delle rose i pomodorini, al posto delle felci l'insalata....e così via passando per le melenzane e per una piantagione di basilico che una simile la trovi solo a Tigullio.
Non ci credete?
Eccone una prova:
carine vero?
Stamattina il raccolto è stato proficuo, ben 11 melenzane! E allora ne ho sottratte tre alla parmigiana per preparare questa torta di rose rustica che da tanto mi stuzzicava. Il risultato è stato abbastanza soddisfacente, come prima volta, anche se credo di avere diposto le rose troppo lontane tra loro, credendo che crescessero molto e in alcuni punti non sono molto attaccate ... 

Ingredienti:
500 gr di farina manitoba Molini Rosignoli
250 gr di latte
2 uova
100 gr di burro
10 gr di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 cubetto di lievito di birra
150 gr di provola secca
150 gr di prosciutto cotto
3 melenzane medie
olio per friggere
1 aglio
4-5 pomodorini
sale
Preparere la pasta brioche: Scioglere il cubetto di lievito nel latte tiepido. Disporre sulla spianatoia la farina con al centro il burro, lo zucchero e il sale:. Aggiungere il latte a filo impastando gli ingredienti partendo dal centro. Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico aggiungendo altra farina se necessario. Io ho usato la macchina del pane.
Lasciar lievitare per circa 1 ora e mezza (l'impasto deve raddoppiare di volume).
Intanto, pulire le melenzane, tagliarle a cubetti e friggerle in abbondante olio.  In una padella rosolare l'aglio con un filo d'olio e aggiungere i pomodorini tagliati a pezzettoni. Cuocere per una decina di minuti e salare. A cottura ultimata aggiungere le melenzane ed amalgamare bene il tutto.
Stendere la pasta in una soglia, aggiungere la provola il prosciutto, le melenzane e una manciata di parmigiano.



















Tagliare il rotolo in tronchetti i 4 cm circa e disporli leggermente distanziati in una teglia da 28 cm, precedentemente imburrata. Lasciar riposare per altri 30 minuti.


Cuocere a 180° per circa 1 ora.


Più che rose sembrano carciofi...è vero ... La prossima volta provo quella dolce.


mercoledì 21 settembre 2011

Cheese cake cioccolatoso

 Non so voi ma io sono attratta da tutti i prodotti pubblicizzati. Gira e rigira, se la pubblicità mi attira, mi ritrovo a comprare il prodotto in questione. Ho provato a disintossicarmi da questa mania, ma colori, musiche e motivetti sono per me fatali. Il mio promesso dice che ogni grafico pubblicitario ha la mia foto sulla scrivania, io Marcella...la sua funzione obiettivo! Mi dispiace essere considerata simbolo della distribuzione di massa ma, almeno, sono in buona compagnia ... più che buona direi in compagnia! 
Ebbeh avete presente il formaggio cremoso al gusto milka ... proprio quello lì...quello che neanche uno yeti ci crede che esiste! L'ho desiderato dal primo momento ... ho resistito per quasi un mese e poi ... sono caduta!

Ingredienti
250 gr di biscotti secchi
80 gr di burro fuso
300 gr di philadelphia milka
1 yougurt al cioccolato bianco, di quelli che ci "fate l'amore con il sapore" 
300 ml di panna montata
15 gr di colla di pesce
120 gr di zucchero a velo
topping al cioccolato

Il procedimento è molto simile a quello dell'altra cheese cake.
Tritare i biscotti finemente, aggiungere il burro fuso e amalgamare il tutto. Versare il composto in uno stampo a cerniera da 24 cm precedentemente imburrato, compattare con il fondo di un cucchiaio livellando bene la superficie. Riporre in frigo. Nel frattempo preparare la farcia. Mettere i fogli di colla a bagno in acqua fredda. Scaldare 50 gr di panna liquida, sciogliere la colla ben strizzata e lasciar raffreddare. Montare il formaggio con lo zucchero, aggiungere la restante parte di panna montata, lo yougurt e in ultimo aggiungere la colla di pesce sciolta nella panna.
Versare il composto sulla base, livellare la superficie e riporre in frigo per almeno tre ore.
Io lo mangio anche semplice senza topping ma se volete potete aggiungere un topping di quelli pronti oppure prepararne uno aggiungendo del cioccolato fuso alla panna liquida.
Per chi di voi chiedeva foto della mia cucina, vi ringrazio per l'interesse, ma calmine ... la mia cucina c' è sulla carta ma è ben lontana dall'essere operativa! Dovete pazientare un pò ... vi dico solo che è in noce canaletto ed è la più amata dagli italiani (...).

A proposito! Vi ricordo che il 30 settembre scade il meraviglioso contest dell'amica Francesca, Facciamo merenda?. Potete proporre quante ricette volete sia dolci che salate. Affrettatevi! E attenzione...sono una delle giudichesse! 

domenica 18 settembre 2011

La Caprese


La caprese è decisamente uno dei miei dolci preferiti, cioccolato e mandorle insieme sono un connubio godurioso. Esistono diverse versioni della famigerata torta simbolo di Capri e secondo me questa che vi propongo è la più fedele alla tradizionale. Rimane umida all'interno e può essere conservata per diversi giorni senza seccarsi. Sono contraria all'aggiunta del lievito, se lo si aggiunge,  bisogna chiamarla torta al cioccolato e mandorle e non caprese! Inoltre uno spruzzo di Strega la rende veramente speciale, se Capri incontra Benevento il successo è assicurato!
A proposito, volete lo stato avanzamento lavori? La cucina c'è! Ed è bellissima! 

Ingedienti:
250 gr di mandorle pelate
250 gr di cioccolato fondente
5 uova
200 gr di burro
200 gr di zucchero
1 cucchiaio di farina
1/2 bicchierino di Strega
zucchero a velo per guarnire

Procedimento: sciogliere il cioccolato a bagno maria insieme al burro. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere le mandorle tritate, il cioccolato fuso, la farina e lo Strega. In ultimo aggiungere gli albumi montati a neve amalgamandoli al composto in modo da incorporare aria con movimento del cucchiaio dal basso verso l'alto.Verare il composto in una tortiera da 26 cm imburrata ed infarinata. Cuocere a 180° per circa 40 min. Lasciare la torta 5-10 min nel forno spento per evitare che si formino crepe dovute all' escursione termica. Spolverare con zucchero a velo
 


L'origine della torta risale agli anni venti. Pare che il cuoco Carmine Di Fiore avesse dimenticato di mettere la farina in una torta di mandorle che stava preparando per tre malavitosi americani giunti a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone. Il risultato fu così buono che i tre americani ne pretesero la ricetta e Di Fiore, battezzatala "caprese", iniziò a produrre la torta con regolarità, ottenendo in poco tempo grande successo e molti proseliti.

 Che bello il giallo Strega! Non trovate?

mercoledì 14 settembre 2011

... un ricordo siciliano ...

Avevo promesso a me stessa che, al rientro dalle vacanze, non avrei abbandonato il blog ...Promesse da marinaio... Lo so che succede spesso, ma credetemi ho le mie valide ragioni!
Innanzitutto: no cucina-no blog! E' ovvio! Se non cucino non  ho nulla da proporre. E piango!
E poi....Ho un MATRIMONIO da organizzare io! Eh!!! Maggio si avvicina e io ho ancora la mia lunga lista di cose da fare bella intatta ed illibata, senza neanche un visto in agguato!
In realtà non è il matrimonio in se il problema, non mi spaventano: il vestito, l'acconciatura, il trucco, le bomboniere, i fiori, il ristorante, il menù, le tovaglie, i segnaposto, i fiori, le foto, i confetti, le damine, i paggetti...........
No il problema è la casa. LA CASA!
Credo che l'ultima vera prova che una coppia deve superare prima di fare il grande passo sia: mettersi d'accordo sulla scelta dell' arredamento. Mica due persone che vanno d'accordo, nei limiti della compatibilità uomo-donna,  devono avere anche gli stessi gusti? No? E' normale che all'uno piaccia l'arredamento supertecnologicomodernolaccatoneroaggressive e all'altra il countrychictradizionalebiancoelegante! E' normale! Rientra nella normalità! 
So che molti di voi ci sono già passati e mi compiaccio che siete ancora in vita. 
Vabbè non vi voglio stressare se no mi stresso anch'io.
Questa foto l'ho recuperata tra le foto delle vacanze, è un piatto veramente semplice ed oltremodo squisito!

Ingredienti per due persone:
1 fetta di pesce spada da circa 300 gr
olio extravergine di oliva
1 spicchio d'aglio
160 gr di spaghetti
pistacchio tritato

Procedimento: in un tegame far rosolare l'aglio intero con l'olio, aggiungere il pesce spada tagliato a cubetti e cuocere per qualche minuto. Cuocere la pasta aldente e versarla nel tegame con il pesce spada lasciando un pò d'acqua di cottura. Mantecare con il pistacchio tritato.

State tranquilli, sopravviverò!




martedì 30 agosto 2011

Cheesecake con marmellata di gelsi e cannella


La cheesecake è indiscutibilmente uno dei miei dolci preferiti. In realtà sono molto affezionata alla versione cotta e a dire il vero questa è la prima volta che provo quella fredda.
Il topping è realizzato semplicemente con la marmellata di gelsi alla cannella regalatami da Rossella....fantastica!

Ingredienti:

375 gr di philadelphia Yo
400 gr di panna Hulalà
120 gr di zucchero a velo
20 gr di colla di pesce in fogli

per la base
300 gr di biscotti secchi tipo Digestive
140 gr di burro fuso
1 cucchiaio di cannella in polvere

per la copertura
marmellata di gelsi alla cannella

Procedimento: tritare i biscotti finemente, aggiungere il burro fuso e amalgamare il tutto. Versare il composto in uno stampo a cerniera da 24 cm precedentemente imburrato, compattare con il fondo di un cucchiaio livellando bene la superficie. Riporre in frigo. Nel frattempo preparare la farcia. Mettere i fogli di colla a bagno in acqua fredda. Scaldare 50 gr di panna liquida, sciogliere la colla ben strizzata e lasciar raffreddare. Montare il formaggio con lo zucchero, aggiungere la restante parte di panna montata e in ultimo aggiungere la colla di pesce sciolta nella panna.
Versare il composto sulla base, livellare la superficie e riporre in frigo per almeno tre ore.
In ultimo guarnire con la marmellata di gelsi leggermente sciolta a bagno maria


A noi piace la base un pò più spessa, se volete una base più sottile potete ridurre la quantità di biscotti a 200 gr con 80 gr di burro.

sabato 27 agosto 2011

Hamburger in foglia di limone


Una delle cose buone mangiate in Sicilia è la carne cucinata in foglia di limone. Non conoscevo bene questo metodo di cottura se non nella ricetta del coniglio alla procidana (pezzi di coniglio prima rosolati, aromatizzati, avvolti in foglia di limone stretti stretti e poi cotti al forno). 
Bene ora oltre ai frutti, di cui mio padre va ben fiero, il mio alberello sarà spennato delle foglie mature (quelle verdi verdi) per sperimentare la cottura in foglia con diversi tipi di carne...Sono una tipa fortunata io...mica tutti in città hanno un albero di limoni non trattato da spennare!

Ingredienti per due hamburger

300 gr di carne di manzo macinata
sale
salvia tritata
1 limone
4 foglie di limone non trattate

Procedimento: amalgamare la carne aggiungendo il sale, la salvia (o altri aromi a piacere), la scorza grattuggiata del limone, formare degli hamburger dalla forma allungatata e inserirli in due foglie di limone facendo in modo che il ripieno non fuoriesca.

Cuocere sulla piastra ben calda rigirando su entrambi i lati.
Il mio consiglio è di usare la cottura al barbecue in quanto si riesce a far uscire meglio dalle foglie l'olio essenziale del limone.





giovedì 25 agosto 2011

Mousse al cioccolato...sprint!


Il caldo oramai non da' tregua! E con il caldo le sudate...e con le sudate aimè l'abbronzatura fugge via! La tanta fatica fatta per creare un colorito ambrato (non di più figuriamoci!) ...sprecata! L' installazione dello spiedo da porchetta per rigirarmi e arrostirmi uniformemente è stata inutile...Che trisctezza! E poi al diavolo quelli che vedendomi mi dicono "abbronzatina stai molto meglio" Al diavolo! Intanto per preservare questo pò di colorito evito di lavarmi accuratamente...credo sia solo questo il modo...Non lavarsi!
E vabbbè dopo questo escursus sulle tecniche di abbronzatura e sulle tecniche di tenuta dell'abbronzatura, non mi resta che lasciarvi questa ricetta di una mousse moltooo sprint. Ricetta è un parolone...non  ho fatto altro che seguire le indicazioni della scatola della mousse Molino Chiavazza ... aggiungere latte, mescolare, guarnire e gustare! Veramente deliziosa!

domenica 21 agosto 2011

Vacanze siciliane

Heilha! Sono tornata! Anzi, per dirla alla siciliana, "tornai"! A malincuore, ma sono di nuovo qui! Vorrei provare a raccontarvi le mie vacanze ma credo che sia praticamente impossibile trasmettervi le emozioni provate e sono certa che nessuna foto può raccontare veramente la magia della terra sicula. Una terra fantastica fatta di gente fantastica. Ho avuto la l'impressione di trovarmi subito a casa, un posto familiare, accogliente...Si ha la sensazione che napoletani e siciliani siano un unico grande popolo...sembra che il regno delle due Sicilie non sia mai caduto! Quindi non ho faticato ad assumere le abitudini sicule soprattutto per la colazione, rigorosamente con granita e brioche:


Come spiegato nel post precedente, ho scelto come base Giardini Naxos che, a dire il vero, non offre un granchè ma il mare è molto bello ed ha una posizione strategica per raggiungere diverse località che vale la pena visitare.
Andiamo con ordine, la più vicina e famosa è Taormina la perla dello Ionio regno della dolce vita in salsa sicula. Il Duomo edificato intorno al XIII secolo:

... le stradine sempre gremite di turisti:

...una vista del paese dal teatro greco:

...la fauna locale:

A pochi chilometri da Taormina, sulla cima di un cucuzzolo a strapiombo sul mare, c'è Castelmola uno dei borghi più belli d'Italia. Dalla piazza Sant' Antonino si apre uno dei belvedere dal quale, nelle giornate più limpide, si riesce a vedere la Calabria:

Ma il pezzo forte di Castelmola è, a mio giudizio, il Vino alla Mandorla. Se ne può gustare un bicchiere ghiacciato accompagnato da una pasta di mandorla al bar Turrisi, storico bar del paese che fu uno dei primi bar di Sicilia a sfoggiare un libro delle presenze e in seguito a istituire altre stravaganze. Tutto nel bar è un inno alla virilità, dipinti, statuette, brocche, lampade, braccioli delle sedie:

Ho altre foto...ma non me la sento...pudica sono...
Un altro borgo molto caratteristico è Castiglione di Sicilia, si trova nella valle dell'Alcantara a circa 30 minuti da Giardini. Il dieci agosto, la notte di San Lorenzo, organizzano una manifestazione: "Calici di Stelle" durante la quale si possono degustare i vini locali.
Non poteva mancare la mia gitarella alle gole dell'Alcantara per poter verificare di persona, come raccontato da amici, l'impossibilità di immergersi nelle acque a 10° del fiume.


Effettivamente l'acqua è gelata, noi siamo riusciti ad immergerci solo fino alle ginocchia mentre ragazzini si tuffavano indomiti...non abbiamo più l'età!

Ovviamente non poteva mancare Catania.
L'elefante, simbolo della città in piazza Duomo:

...il duomo di Sant'Agata:

... Catania Vecchia in piazza Stesicoro:

La mia è stata una visita fugace...bisogna tornarci per approfondire...

Ma veniamo alla parte migliore della vacanza, l'incontro con un'amica blogger Rossella.
Non nego che la scelta delle vacanze quest'anno è anche stata dettata dalla possibilità di incontrarla. E' stato come ritrovare una vecchia amica. La paura di vedere deluse le mie aspettative era tanta, ma l'ospitalità, la gentilezza, la premura con la quale siamo stati accolti ci ha fatto subito sentire a casa.
Una tavola imbandita delle migliori delizie sicule rigorosamente a base di pistacchio come traspariva spesso dalle mie volontà, eccone un piccolo scorcio:

una grigliata preparata dall'esperto capofamiglia, una gassosa agrodolce che, come dice Giuseppe "fa venire l'allegria", un dolce ai gelsi di cui sono una fanatica:


In tutta questa ospitalità non poteva mancare la gita fuori porta. Siamo stati a Caltagirone, la splendida citta della ceramica, con la sua scala in pietra lavica costituita da 142 scalini... una faticaccia...ma che meraviglia!


Ed eccoci in un piccolo laboratorio di ceramiche:

Al ritorno una tappa a Bronte a fare scorta dell'oro verde di sicilia. In un bar abbiamo preso degli arancini al pistacchio fritti al momento...una vera goduria! E che dire del gelato...
I bimbi ci anno fatto divertire un sacco: Giuseppe con la sua aria intellettuale e la sua enorme cultura automobilistica (se esiste una macchina stai sicuro che la conosce!); è stato subito amore...un amore di chiacchiere! Domenico, due occhi neri dove la pupilla si fonde all'iride e un neo sexi sotto il naso che sarà la sua fortuna di maschio siculo...Peccato che non mi filava...Solo prima di andare via sono riuscita a strappargli un bacio.

Ci sarebbe tanto da dire e tanto ancora da raccontare...
Non mi resta che consolarmi con una pasta di mandorle che fa parte dei regali di Rossella:
 
ciotole da antipasto in ceramica di Caltagirone, marmellata (ops confettura!) di gelsi e cannella fatta con le sue mani, miele di castagno, pistacchio di Bronte e paste assortite.
Ora non vi catapultate tutte da lei...Il mio ego ha la presunzione di credere che questo trattamento sia stato esclusivamente riservato a me.
Intanto ho lasciato lì un prezioso fermacapelli  nella speranza che la mia cara amica venga a Napoli a restituirmelo.



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