venerdì 23 dicembre 2011

Non è Natale senza roccocò! Auguri!


E allora? Avete fatto i regali? A tutti? Io si! Non so come, ma quest'anno sono riuscita a completare i regali prima della vigilia. Trovare il regalo giusto non è facile diciamolo, soprattutto quando il badget è limitato. Riuscire nell'impresa ... una grande soddisfazione! E quando azzecco il regalo giusto...che goduria! Mi piace anche riceverli sia chiaro non sono una di quelle che si imbarazza...No no! Intuire i miei gusti è facile, rendermi felice anche con poco è un gioco da ragazzi! Quindi spero di scartare solo cose belle quest'anno e soprattutto cose pensate per me (il che non sempre è ovvio).
Vi lascio la ricetta dei roccocò dolce tipico napoletano natalizio. Se li trovate troppo duri un tuffo nel marsala all'uovo è quello che ci vuole.

Ingredienti:
500 gr di farina 00
400 gr di mandorle
400 gr di zucchero 
vanillina
150 gr di acqua
20 gr di pisto (miscela di spezie)
2 gr di ammonio
1 fialetta di acqua millefiori
scorza d'arancia
1 tuorlo per spennellare

Procedimento: Tritate grossolanamente le mandorle lasciandone un  pò intere, unire la farina, il pisto, l'ammonio, lo zucchero, la vanillina e l'arancia grattata. Disporre la miscela a fontana e mescolare aggiungendo l'acqua nella quale avrete discolto la fiala di acqua millefiori. Amamlgamare il tutto energicamente e se necessario agiungere un pò di farina. Con l'impasto realizzato formare dei salsiccioti e arrotolarli a forma di ciambella. Disporre i roccocò su carta da forno e spennellare con un tuorlo d'uovo.
Cuocere a 200° per 10 minuti e a 160° per altri 15. Generalmente i roccocò sono molto duri, se li fate cuocere un pochino meno risulteranno un tantino più morbidi.


Non mi resta che augurare a tutti voi un felice Natale offrendovi virtualmente una manciata dei miei roccocò.




lunedì 12 dicembre 2011

"Allesse"... le castagne lesse di Napoli


"Quanno siente 'allesse nuvelle, accuònciate 'e scarpe e accatàte 'o mbrell!". Le castagne novelle annunciavano l'arrivo dell'inverno e questo proverbio dialettale suggeriva di farsi aggiustare le scarpe pesanti e acquistare un ombrello per fronteggiare l'arrivo della stagione fredda.
Quest'anno a casa mia le castagne lesse sono arrivate piuttosto tardi, non so se colpevoli sono le temperature, spesso a dir poco primaverili,  fatto sta che sabato hanno esordito per la mia colazione.
E si le castagne lesse o allesse, che è meglio, a Napoli si mangiano a colazione. Il profumo dell'alloro inebria la casa ed è un profumo inconfondibile e unico. Da bambina fare colazione di Domenica con le allesse era una vera festa...facevano concorrenza solo al cioccolato caldo.
Eccovi la ricetta semplice semplice.


Castagne
alloro secco
1 manciata di semi di finocchietto
1 cucchiaino di sale

Procedimento: la sera prima sbucciate le castagne e mettetele a bagno in acqua fredda. Il giorno dopo aggiungete l'alloro, il finocchietto e il sale e cuocete per circa 30 min, fino a che saranno diventate belle morbide ma non sfaldate.
Mangiatele calde, in pigiama e in compagnia.

giovedì 1 dicembre 2011

Cronaca di una giornata speciale


Avete visto che personcina seria? Non sembro io.
Domenica scorsa, come già preannunciato nel precedente post, ho partecipato alla  Barilla Blogger Cup. E' stata un'esperienza a dir poco unica nel suo genere e si aggiunge con molto orgoglio alla liste delle cose del genere "l'ho fatto"! 
Non scendete giù per leggere il verdetto...vi dico subito che non ho vinto, ma con molto piacere vi racconterò brevemente la giornata.
Innanzitutto Domenica il clima è stato decisamente primaverile, per questo abbiamo approfittato dell'evento per passare fuori  l'intera giornata. Non è mai capitato, da che ne ho memoria, che la Domenica non mangiassimo seduti intorno ad un tavolo vero!
Arriviamo con circa un'oretta di anticipo e dopo un giretto ai vari stand per un assaggio di pasta arriva il momento della gara. Una ad una veniamo investite del grumbiule blu e accompagnate al nostro posto di combattimento: Teresa, Enza, Rosalba ed io per ultima. Ci spiegano brevemente le regole e gli ingredienti a disposizione. Pronti partenza VIA!!!
Quando vedo i friarielli come verdura principale mi viene un colpo! A Napoli i friarielli sono dei broccoli denominati così perchè cucinati fritti. (In realtà c'è chi sottopone il povero friariello prima alla bollitura e poi ad una leggera passata in padella, ma quelli chiamiamoli broccoli e non friarielli!). Daccordo, ci stà come verdura tipica di Napoli, ma nella pasta io non li ho mai mangiati! E dire che Teresa l'aveva detto: "usciranno i friarielli" ed io "ma nooooo"!
Comunque, rassegnata al friariello nella pasta mi accingo, con molta professionalità direi (si vede dalle foto su!!), a scaldare la padella. Cerco l'aglio .... l'aglio...l'aglio non c'è!


Oh my God! I friarielli senza aglio! Eresia!!!! Anche Enza, mia vicina di cucina, borbotta. Alla fine, dopo essermi quasi arresa alla cipolla arriva l'aglio.
Parto. Scaldo l'olio, aggiungo uno spicchio d'aglio, lascio scaldare il tutto e aggiungo la zucchina tagliata a dadini e 2-3 pomodorini. Regolo il livello della piastra (...). Aggiungo qualche foglia di friariello e lascio cuocere a fuoco lento.
Come formato di pasta scelgo i garganelli. Uno dei cuochi mi aiuta a calare la pasta e mi dice "mancano 12 minuti" Ce la posso fare! Mentre la pasta cuoce ho il tempo di respirare, alzo la testa verso la platea dove il mio foto reporter continua a scattare come un matto.
Il cuoco mi cola la pasta e con abile mossa spadella con una mano sola. Grrrrrr!!! Io invece mi aiuto con la cucchiarella.
Aggiungo 3 cucchiaiate di pesto alle noci e continuo a mescolare aggiungendo un pò d'acqua di cottura. In ultimo i dadini di scamorza.

 
Pronta per impiattare, nessuna coreografia spettacolare sul mio piatto, un semplice gambo della verdura incriminata per richiamare il contenuto della ricetta. Preparo i 5 assaggi per i giudici e li distribuisco. E' finita!
Vince ....... la Vispa Teresa !!! Maledizione! Questa Vispa mi perseguita! Altro che farfalla ... una falena!
E vabbè!
.....................................................................
Veniamo ai dovuti ringraziamenti:
Ringrazio i cuochi simpaticissimi e pazienti;


 
ringrazio il mio fotografo personale per l'eccellente lavoro svolto, anche se mi vedo costretta a licenziarlo per averlo sorpreso a mangiare in servizio (addirittura con due forchette!):

ringrazio Enza e Rosalba due donne simpatiche e alla mano, senza le quali questo giorno non sarebbe stato tanto speciale:


e ringrazio anche la Vispa che Domenica mi porta con lei alla finale di Roma!!!! Brava sorellona!





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...